Come riconoscere i sintomi dell'influenza
- L'influenza stagionale costringe a letto milioni di persone in tutto il mondo e proprio per questo motivo è importante conoscerne cause, sintomi e i relativi rimedi. Un identikit esatto è utile anche per non confonderla con altre affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica sia virale, che puntualmente si presentano con sintomi molto simili nei mesi invernali, con un picco tra fine dicembre e inizio febbraio.
In questo articolo:
- Cos’è l’influenza?
- Quali sono le cause dell’influenza
- Modalità di trasmissione dei virus influenzali
- Il periodo di incubazione dell’influenza
- Sintomi dell’influenza
- Quali sono i sintomi dell’influenza
- Come riconoscere i sintomi influenzali
- Differenze tra raffreddore e influenza: quali sono?
- Sintomi influenzali senza febbre
- Quanto dura l’influenza?
Cos'è l'influenza?
L'influenza è una malattia respiratoria infettiva causata da virus che ogni anno si ripresentano “mutati”. Provenendo da ceppi in costante evoluzione obbligano il nostro sistema immunitario a produrre ogni volta nuovi anticorpi in grado di affrontarli e sconfiggerli. L'influenza può colpire persone di tutte le età, ma i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario indebolito corrono più rischi di sviluppare complicanze gravi come polmoniti virali o polmoniti batteriche secondarie.
Quali sono le cause dell'influenza
Le cause della classica influenza vanno attribuite specificatamente a virus influenzali del genere Orthomyxovirus di tipo A e B. I virus di tipo A circolano sia nell'uomo sia in uccelli, maiali, cavalli, e sono a loro volta suddivisi in sottotipi. I virus di tipo B sono presenti solo nell'uomo e non esistono sottotipi distinti. Esistono anche quelli di tipo C ma inducono una forma di influenza molto lieve, con sintomi simili a quelli di un raffreddore che spesso passano dopo un giorno di riposo.
Modalità di trasmissione dei virus influenzali
La malattia è molto contagiosa e si diffonde facilmente sia per via aerea sia per via indiretta soprattutto negli ambienti affollati, come le scuole, gli uffici, i mezzi pubblici o le RSA. Basta uno starnuto, un colpo di tosse o una stretta di mano per far circolare velocemente il virus attraverso le goccioline di saliva che vengono emesse quando una persona infetta starnutisce o attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Il periodo di incubazione dell'influenza
Il periodo di incubazione dell'influenza, cioè il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, è generalmente breve e varia da 1 a 2 giorni. Tuttavia, è importante sottolineare che durante questo intervallo di tempo è possibile trasmettere l'influenza ad altre persone proprio perché non ci si è ancora resi conto di essere malati.
Per questo è così importante adottare fin dalle prime avvisaglie di contagio alcune precauzioni igieniche per evitare la propagazione epidemica del virus, come lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, evitare di toccare occhi, naso e bocca o semplicemente non frequentare luoghi affollati o persone malate. È bene che una persona influenzata non si rechi sul posto di lavoro dove le strette di mano o le riunioni in salette poco areate sono occasioni privilegiate per contrarre il virus e farlo circolare tra i colleghi.
Sintomi dell'influenza
Una volta trascorso il periodo di incubazione, l'influenza vera e propria si manifesta con un esordio improvviso dei sintomi che coinvolgono le vie aeree: naso, gola e polmoni.
Quali sono i sintomi dell'influenza
L'influenza può manifestarsi in forme di diversa gravità che in alcuni casi possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte, in soggetti con particolari fattori di rischio.
Sintomi tipici sono febbre superiore a 38°C, tosse, mal di gola, affaticamento, mal di testa, dolori muscolari e congestione nasale.
Come riconoscere i sintomi influenzali
Spossatezza e malessere generale possono manifestarsi prima dei sintomi influenzali veri e propri, accompagnati da brividi e naso che cola.
Questi campanelli d’allarme possono facilmente essere scambiati per raffreddore: i sintomi sono simili, ma nell'influenza sono in genere più debilitanti e compaiono in maniera repentina.
Differenze tra raffreddore e influenza: quali sono?
Nonostante le analogie, la differenza tra influenza e raffreddore è netta perché sono patologie causate da virus diversi. Le forme influenzali si presentano con sintomi generalmente più gravi e di più lunga durata, con febbre più alta, tosse grassa, e tendono a coinvolgere anche le vie respiratorie inferiori come bronchi e polmoni.
In entrambi i casi, il paziente può trarre giovamento da semplici accorgimenti come riposare e bere tanta acqua. Forse non tutti sanno che anche nei mesi invernali si è a rischio disidratazione proprio perché lo stimolo della sete diminuisce con il freddo. Ma se i sintomi influenzali non accennano a diminuire, bisogna sapere cosa assumere per abbassare la febbre: tra i farmaci da banco in grado di donare un sollievo rapido troviamo ibuprofene, acido acetilsalicilico o paracetamolo.
Le compresse rivestite della linea Nurofen Influenza e Raffreddore, grazie all’associazione di ibuprofene e pseudoefedrina cloridrato, offrono una tripla azione antidolorifica, antinfiammatoria e antipiretica contro i sintomi influenzali.
Sintomi influenzali senza febbre
I sintomi influenzali possono comparire anche senza che ci sia la febbre.
Nei lattanti l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da un innalzamento della temperatura corporea.
In ogni caso è importante consultare sempre il proprio pediatra perché i bambini sono una categoria a elevato rischio di complicazioni da influenza ed è bene saper cosa fare in caso di febbre alta.
Quanto dura l'influenza?
La convalescenza da influenza nei soggetti in buona salute è di circa una settimana. Per aiutare a ridurre la durata e la gravità dei sintomi influenzali è importante riposare adeguatamente, bere liquidi e alimentarsi in modo sano. Ma
se queste buone abitudini non fossero sufficienti ad arginare il malessere, per alleviare i sintomi è possibile ricorrere ai farmaci, come ad esempio gli antinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui l’ibuprofene..
Se i sintomi influenzali persistono o insorgono complicazioni, come difficoltà respiratorie o dolore toracico, è importante consultare immediatamente un medico.
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Questo articolo è solo a scopo informativo e non intende sostituire il consiglio del medico. Tutte le informazioni presentate in queste pagine web non hanno lo scopo di diagnosi o prescrizione. Per tutte le questioni relative alla salute, contattare il proprio medico.